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La Tartaruga

TOP 5 ROMANZI AMBIENTATI A Milano

10 Aprile 2020 by LS Leave a Comment

Cinque romanzi d’autore, storie incantevoli che prendono vita negli angoli più belli di Milano, tra una passeggiata al parco Sempione e un caffè ai tavolini di un bar sui Navigli. Letture nostalgiche per chi vive o ha vissuto in questa città, per chi vi si è trovato di passaggio e ne ha scoperto la magia … [Continua a leggere…]

Posted in: Top 5 Tagged: Anna Maria Ortese, Carlo Castellaneta, Giorgio Scerbanenco, Giovanni Arpino, La nave di Teseo, La Tartaruga, libri, Luigi Santucci, milano, Mondadori, recensioni, Rizzoli, Top5

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Qualche giorno fa vagavo in libreria perso tra gli Qualche giorno fa vagavo in libreria perso tra gli scaffali, quando a un certo punto mi è capitato tra le mani questo volumetto di @michele_turazzi dedicato ai luoghi letterari di #Milano. Una scoperta davvero preziosa, e vi spiego il perché.
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“Milano di carta. Guida letteraria della città” è, come suggerito dal titolo, un’antologia di storie dedicate al capoluogo meneghino: un percorso nei luoghi più suggestivi di Milano, raccontati attraverso le opere di alcuni tra i più celebri scrittori del Novecento, che questa città hanno vissuto e amato.

Sfogliando la guida, ho sognato gli incontri tra Lalla Romano e Eugenio Montale, in Via Bigli o nei bar vicino alla Scala.
Ho visto i Navigli con gli occhi di Alda Merini, che su quello Grande risiedeva al numero 47.
Ho ripercorso le strade signorili tra Corso Buenos Aires e Città Studi, che conosco così bene e che fungono da scenario ai crudi romanzi di Scerbanenco.

Ogni capitolo è dedicato a uno scrittore e a un quartiere differente e nella tasca in fondo al libro c’è una vera e propria mappa, dove sono segnati uno per uno tutti i luoghi raccolti con minuzia dall’autore: uno strumento utilissimo per chi volesse attuare gli itinerari proposti.

Il libro fa parte della collana “Le città di carta” della casa editrice @il_palindromo – le altre sono, ad oggi, Torino, Genova, Trieste, Roma, Palermo e Catania.

In un’epoca in cui viaggiare sembra diventato impossibile, vi suggerisco questo ottimo mezzo di trasporto, per visitare tanti luoghi magici senza lasciare il divano di casa.
Quale sarà la vostra prossima mèta?
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Date un’occhiata al mio blog ➡️ illettoresnob.com

#illettoresnob #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
Non c’è niente di meglio di un buon libro per Non c’è niente di meglio di un buon libro per iniziare con slancio il nuovo anno.
Se è una biografia, come quella di @giulioperroneditore dedicata al genio di Boris Vian, ancora di più.
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State pensando a tutti i libri che leggerete nel #2021? Ditemi da quale avete iniziato!

Fatevi un giro sul blog ➡️ illettoresnob.com

#illettoresnob #BorisVian #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
“Un cuore debole”, racconto breve che fa parte “Un cuore debole”, racconto breve che fa parte della produzione giovanile di #Dostoevskij, è la storia di un’amicizia, quella tra Arkadij Ivanovič Nefedevič e Vasja Šumkòv, due giovani colleghi e coinquilini legati da un sincero rapporto di amore fraterno.

Alla vigilia di Capodanno, in una San Pietroburgo innevata e gelida, Vasja confessa all’amico di essere in procinto di sposarsi: ha conosciuto una fanciulla, Lizan’ka, e se ne è perdutamente innamorato. Alla gioia iniziale subentra però un senso di ansia incontrollabile: Vasja ha paura di ciò che lo attende e crede di non essere degno della felicità che lo ha benedetto.
Arkadij tenta di salvarlo, di ricondurlo alla ragione, ma invano: il “debole cuore” dell’amico non resisterà ai tormenti interiori, l’inquietudine lo condurrà a un delirio psichico da cui disgraziatamente non saprà risollevarsi.

«Il mio cuore trabocca! Arkaša! Non sono all’altezza di tanta felicità! Me ne rendo conto, lo sento. Come mai proprio a me».

Il #dramma immaginato da Dostoevskij si conclude nel peggiore dei modi, lasciandoci sbigottiti: come può un uomo soccombere alla sua stessa felicità?
L’originalità del #racconto sta proprio nell’assurda involuzione del protagonista, che poteva avere tutto e si ritrova invece ad autoeliminarsi, a perdere il senno per mancanza di autostima. Una triste conferma di quanto la natura umana possa essere oscura e imprevedibile.

Un racconto cupo, claustrofobico, denso di pathos e tensione narrativa. Una nuova scoperta per chi già conosce Dostoevskij e lo ha amato; un ottimo punto di partenza per chi vuole avvicinarsi alla sua immensa produzione, ma ha paura di restarne sommerso.
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Trovate la recensione completa su ➡️ illettoresnob.com

#illettoresnob #FedorDostoevskij @passiglieditori #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
«Quando, guardandomi indietro, penso a giorni di «Quando, guardandomi indietro, penso a giorni di gioia perfetta, erano quasi sempre giorni d’estate; vale a dire che si potevano fare dei bagni».
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Il #mare. Teatro di molte nostre vacanze, luogo di svago e meditazione, di quiete e tempesta. Grande e immenso, mai fermo: un perenne miracolo, un universo instancabile.
Il mare è il luogo dove è nata la vita, l’elemento primordiale al quale l’uomo, spinto da richiami profondi, brama di tornare. «Il mare; senza di esso non vi è felicità!».

“Bains de mer, bains de rêve” è una piccola collezione di ricordi e riflessioni, un #diario intimo in cui Paul Morand – poeta e scrittore francese, emblema della modernità letteraria di inizio Novecento – rievoca con nostalgia i mari e le spiagge visitate nel corso della sua vita, le #vacanze trascorse in compagnia degli amici e tutti i bagni che, ancora a settant’anni, non si nega di fare.

Dalle meravigliose coste del Portogallo alle #spiagge pericolose di Tangeri e Gibilterra, dove il vento soffia incessantemente e i gatti, attirati dall’odore del pesce, aspettano che le reti siano tirate a secco dai pescatori; dagli angusti seaside resorts inglesi alle splendide coste dalmate, dove l’Adriatico ritrova i suoi veri colori.
Poi ancora Creta, «Zattera dove si bagnano tre continenti», e le isole Baleari con la loro bellezza indigena, passando per Ischia, Corfù, Biarritz, Brighton, Marsiglia, Nizza, Saint-Malo.

Un’ode al mare, alla forza e alla libertà di cui è simbolo. Un vero e proprio tuffo nella dolce memoria dell’autore.
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#illettoresnob #PaulMorand @archinto.editore #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
Alzi la mano chi di noi non ha ossessioni. Chi rit Alzi la mano chi di noi non ha ossessioni.
Chi ritiene di non avere difetti o disturbi, chi non soffre di manie – piccole o grandi che siano – o tic nervosi; chi può davvero dirsi esente da vizi, fissazioni o turbe di qualsivoglia tipo. Nessuno osa alzarla, vero?
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In un mondo dove l’ansia e la nevrosi sono ormai consuetudine, non sorprende che Francesco Recami – scrittore fiorentino, Premio Chiara 2015 e autore di punta di @sellerioeditore – abbia sentito il bisogno di catalogare il nostro modo di rapportarci con gli altri, di conversare, di dare giudizi.

La sua “Piccola enciclopedia delle ossessioni” è un archivio di vizi e ridicolaggini di ogni sorta, di tutte le compulsioni e i comportamenti disfunzionali che affliggono l’uomo nell’era moderna; uno specchio, ahimè, fin troppo veritiero dell’Italia di oggi.
I nove #racconti che fanno parte di questo bizzarro campionario sono animati da personaggi nevrotici, soggiogati da fissazioni ancestrali unite a comportamenti che qualche decennio fa nemmeno esistevano – l’ossessione per l’alimentazione bio, la dipendenza da smartphone e social network, l’ipocondria fomentata dalle ricerche su google.

Pagina dopo pagina le idiosincrasie descritte appaiono sempre più familiari, si tratta di #ossessioni che noi stessi viviamo in prima persona o che magari ci ricordano quelle di un parente o un amico: ci fanno sorridere, ma lasciano l’amaro in bocca. Leggere questo libro può aiutarci a scardinarle, ci spinge ad un’autoanalisi che può essere oltremodo salvifica.

Dunque! Prendete coraggio, preparatevi a ridere e affrontate anche voi questo irresistibile bestiario moderno nel quale è impossibile non identificarsi.
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#illettoresnob #FrancescoRecami @sellerioeditore #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
Che sia di carta o di stoffa, accuratamente scelto Che sia di carta o di stoffa, accuratamente scelto o di fortuna, il #segnalibro è quel fedele oggetto di uso quotidiano che silenziosamente ci accompagna durante le nostre #letture.
«Un elemento filosofico, prima ancora che materiale» che ci aiuta a riprendere il testo da dove l’avevamo interrotto e al tempo stesso è simbolo del nostro amore per i libri.
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Presentato in anteprima al Salone della Cultura di Milano dello scorso gennaio, questo breve #saggio di Massimo Gatta — uno dei maggiori studiosi italiani di bibliografia e storia dell’editoria — ci racconta l’evoluzione del segnalibro nella storia, nell’arte e nella letteratura: dalle più antiche strisce di pergamena al moderno e-bookmark, passando per nastri di seta e segnalibri vegetali (foglie e fiori fatti essiccare tra le pagine), il tutto corredato da un bellissimo apparato iconografico di #segnalibri storici e da collezione.

«Segnare la pagina aveva, e tuttora ha, lo scopo di non smarrire la traccia del nostro passaggio di lettori all’interno del testo, quale testimonianza di una passione, di una fedeltà, ma anche di un’ossessione».

Io ammetto di affidarmi principalmente ai post-it, soprattutto quando viaggio, perché sono piccoli e non rischiano di scivolare fuori dal libro. A casa invece uso di tutto: biglietti della metro, scontrini, polaroid, qualunque pezzetto di carta mi capiti sotto mano, con un’unica importantissima regola: mai, mai, mai ricorrere alle antiestetiche e oltraggiose orecchie.
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E voi, che segnalibro usate per le vostre letture?

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#illettoresnob #MassimoGatta @graphe.it_edizioni #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
Buon sabato a tutti! Oggi ritorna l’appuntamento Buon sabato a tutti!
Oggi ritorna l’appuntamento con le Top 5: questa volta voglio proporvi una raccolta dedicata ai libri...piccoli. Piccoli nelle dimensioni – alcuni non superano i quindici centimetri – e piccoli nel numero di pagine.
Racconti brevi e intensi, letture veloci da suggerire a chi ripete come un mantra “non ho mai tempo per leggere”. Buona lettura!

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Cinque #racconti brevissimi, storie che si leggono in una manciata di minuti: per un viaggio in treno o in aereo, per chi aspetta l’autobus o fa la coda in posta; perfetti anche come intermezzo tra un mattone russo e la trilogia di qualche scrittore scandinavo.
Una boccata d’aria fresca contro lo stress e la frenesia dei tempi moderni.

Potete leggere le cinque recensioni su ➡️ illettoresnob.com

#illettoresnob #Top5 #GustaveFlaubert #DenisDiderot #FrancisScottFitzgerald #AlanBennett #FernandoPessoa @mursiaeditore #EdizioniStudioTesi @mattioli1885books @adelphiedizioni @einaudieditore #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
Buon sabato a tutti! Oggi ritorna l’appuntamento Buon sabato a tutti!
Oggi ritorna l’appuntamento con le Top 5: questa volta voglio proporvi una raccolta dedicata ai libri...piccoli. Piccoli nelle dimensioni – alcuni non superano i quindici centimetri – e piccoli nel numero di pagine.
Racconti brevi e intensi, letture veloci da suggerire a chi ripete come un mantra “non ho mai tempo per leggere”. Buona lettura!

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Cinque #racconti brevissimi, storie che si leggono in una manciata di minuti: per un viaggio in treno o in aereo, per chi aspetta l’autobus o fa la coda in posta; perfetti anche come intermezzo tra un mattone russo e la trilogia di qualche scrittore scandinavo.
Una boccata d’aria fresca contro lo stress e la frenesia dei tempi moderni.

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Buon sabato a tutti! Oggi ritorna l’appuntamento Buon sabato a tutti!
Oggi ritorna l’appuntamento con le Top 5: questa volta voglio proporvi una raccolta dedicata ai libri...piccoli. Piccoli nelle dimensioni – alcuni non superano i quindici centimetri – e piccoli nel numero di pagine.
Racconti brevi e intensi, letture veloci da suggerire a chi ripete come un mantra “non ho mai tempo per leggere”. Buona lettura!

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Cinque #racconti brevissimi, storie che si leggono in una manciata di minuti: per un viaggio in treno o in aereo, per chi aspetta l’autobus o fa la coda in posta; perfetti anche come intermezzo tra un mattone russo e la trilogia di qualche scrittore scandinavo.
Una boccata d’aria fresca contro lo stress e la frenesia dei tempi moderni.

Potete leggere le cinque recensioni su ➡️ illettoresnob.com

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Se non conoscete Perec, se non vi siete mai avvici Se non conoscete Perec, se non vi siete mai avvicinati al suo mirabolante e folle universo letterario, dovete assolutamente leggerlo.

“Les choses. Une histoire des années soixante” fu il suo primo #romanzo: «una storia sulla povertà mescolata inestricabilmente all’immagine della ricchezza», secondo il maestro e collega Roland Barthes.
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Il #libro parla di una giovane coppia di intellettuali parigini, Jérôme e Sylvie, due caratteri oziosi e poco inclini al lavoro, vittime più o meno inconsapevoli della moderna società dei consumi: il loro sogno più grande è di “possedere le cose”, cose belle, raffinate, adatte a gusti sofisticati e gente di un certo livello.

“Il legno lucido, la seta pesante e ricca, il cristallo molato, il morbido cuoio” sono per loro il simbolo dell’ascesa: essi bramano il benessere materiale per riscattarsi, per salire un po’ più in alto nella scala sociale, e il desiderio è così forte da condizionare qualunque scelta, operando in loro una vera e propria metamorfosi involutiva.

Il quadro descritto da #Perec non sembra tanto diverso da quello contemporaneo: capitalismo e consumismo continuano a mietere vittime oggi come sessant’anni fa, servendosi degli stessi mezzi e generando le stesse disuguaglianze. Una società in cui la ricchezza è una virtù e l’individualismo una farsa, un mondo in cui ognuno di noi è unico e allo stesso tempo omologato.

Ma davvero non è cambiato nulla, siamo ancora fermi agli anni Sessanta? Si può davvero raggiungere la felicità mediante il possesso? A voi l’ardua riflessione.
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#illettoresnob #GeorgesPerec @einaudieditore #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
«Lo scopo di questo #libro, cui seguiranno divers «Lo scopo di questo #libro, cui seguiranno diversi volumi nei prossimi anni, è di tracciare la storia della mia vita. Non è uno studio critico, né contiene un programma di autodidattica. Tratta di libri come esperienza vitale».
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Che ruolo hanno i libri nella nostra vita? Sono una guida o un passatempo, un’insidia o una rivelazione?
Henry Miller, ritenuto a buon diritto uno degli scrittori più trasgressivi e geniali dello scorso secolo, ci apre le porte della sua personale #biblioteca per raccontarci il suo rapporto con i libri e l’influenza che alcuni di essi hanno avuto sulla sua produzione.

Non aspettatevi però un catalogo di recensioni: “The books in my life” – qui nella più recente versione di Adelphi, con l’originale traduzione di Bruno Fonzi – lungi dall’essere un noioso elenco di opere e autori, parla di tutti quei libri che più hanno ispirato e arricchito la sua vita di uomo, prima ancora che letterato.
Miller precisa fin da subito che il gruppo non è folto, poiché i libri rivoluzionari, quelle opere che davvero hanno la forza di trasformare una vita, sono solo una manciata e si deve essere tanto fortunati da incontrarli.

Egli cita illustri colleghi e autori meno noti, espone le #letture della sua infanzia e il piacere che gli ha dato rileggerle in età adulta; confessa di aver snobbato alcuni #romanzi per colpa di un pregiudizio immotivato e di essersi poi ricreduto, come gli accadde con “Cime tempestose”. Degno di nota anche il capitolo intitolato “Leggere al gabinetto”, perfettamente nel suo stile.

Un “libro che tratta di libri”, a metà tra una confessione autobiografica e un elogio della lettura. L’essenza di una vita vibrante e decisamente non ortodossa che, fidatevi, riuscirà a ispirare anche voi.
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#illettoresnob #HenryMiller @adelphiedizioni #libri #libridaleggere #consiglidilettura #bookstagramitalia
Di recente ho trascorso una meravigliosa vacanza a Di recente ho trascorso una meravigliosa vacanza a #Firenze e – oltre a vedere il David e ingozzarmi di salumi e Chianti – non ho potuto esimermi dal visitare alcune tra le più belle librerie dell’usato che la città offre.

Molte di esse sono #botteghe storiche, l’aria che vi si respira lo conferma; altre invece sono più moderne, ma con un’anima altrettanto genuina. Basta armarsi di tempo e pazienza e si possono fare scoperte veramente sensazionali.
Se vivete lì o vi ci trovate di passaggio, vi consiglio di farci un giro, uscire senza acquistare qualcosa è pressoché impossibile. Di seguito l’elenco:

@libreriagiorni
@libreria_ilmagnifico
@libreria_salvemini
Libreria Vittorio (troppo snob per avere un account Instagram. Next level 👍🏻)

Menzioni speciali – di cui, ahimé, non ho foto:
Parva Libraria (piccola e davvero autentica), Libreria San Gallo (in cui ho fatto ottimi affari) e l’immancabile @libraccio_negozi, una certezza.
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Anche voi amate alla follia perdervi per ore e ore nelle librerie dell’usato? Raccontatemelo!

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#illettoresnob #librerie #libri #libridaleggere #ig_firenze #igersfirenze #consiglidilettura #bookstagramitalia
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