Buon lunedì!
Questa settimana newsletter speciale, con una prima parte dedicata ai libri di fantasmi, streghe e altre creature soprannaturali, per festeggiare al meglio la notte di Halloween.
A seguire, le “confessioni” di Umberto Eco (finora inedite in Italia), un meraviglioso ritratto di Maria Callas negli scritti di Camilla Cederna e tanti romanzi, vecchi e nuovi. Puntate l’attenzione su questi tre: Gli ultimi americani di Brandon Taylor, Tra le onde di Namwali Serpell e Sheila Levine è morta e vive a New York di Gail Parent (è del 1972, ma solo ora tradotto e pubblicato in Italia da Baldini+Castoldi).
Buona lettura!
LS
Speciale Halloween

La nuova raccolta della serie Dark Ladies di Blackie Edizioni: quattordici storie del mistero da altrettante maestre del genere, come Frances Hodgson Burnett, May Sinclair, Margaret St. Clair, Mary E. Braddon, Edith Nesbit e molte altre.
Storie da leggere sotto le coperte, in una notte di tempesta. Racconti di case stregate, anime senza pace, carrozze fantasma e presenze maligne. E ancora scricchiolii, quadri viventi, respiri gelidi e mani troppo pallide per essere reali.

I racconti dello scrittore britannico William Hope Hodgson (1877–1918) con protagonista il cacciatore di fantasmi Carnacki, corredati dalle illustrazioni originali di Florence Briscoe.
Thomas Carnacki, gentiluomo dai modi rudi che ama raccontare le proprie incredibili avventure solo a un gruppetto di fedelissimi, è anche un fine studioso di esoterismo: progetta in autonomia gli strumenti che lo aiutano nelle indagini, proteggendolo al contempo dai terrificanti esseri sovrannaturali che infestano manieri e antiche dimore della campagna inglese. Si tratta di una figura letteraria che ha lasciato un segno trasversale nella cultura pop del XX secolo.
Nove storie, nove racconti che, come tessere d’un mosaico, vanno a comporre il ciclo completo di Carnacki, occult detective britannico ideato dal maestro del brivido W.H. Hodgson.

Il nuovo romanzo di Pupi Avati, uno dei maestri del cinema italiano, nonché autore di numerosi romanzi di successo. L’orto americano sarà anche il suo prossimo film – «sarà un film nero, gotico, perché io ho sempre bisogno di cambiare» – le cui riprese partiranno a metà novembre.
Pupi Avati sorprende, inquieta e affascina con un romanzo “gotico” immerso nella storia e sfumato di soprannaturale, in cui la realtà e gli inganni della mente si inseguono e si mescolano senza tregua. Come nella vita.
Una storia di erotismo e omicidio, di vivi che non sanno vivere e morti che non vogliono morire.

Sedici racconti vittoriani di fantasmi, dello scrittore e storico medievalista britannico M. R. James (1862–1936).
Non sono molti gli scrittori che possono vantare una presa talmente forte sui propri mezzi narrativi da poter battezzare un vero e proprio genere a parte. Eppure nella loro continua rimodulazione degli elementi fantastici è proprio questo che fanno le celebri antiquarian ghost stories di M.R. James: attestare l’episodico ritorno, tanto insolito quanto immancabile, di quell’abisso mostruoso e irrazionale che striscia, si annida, e forse fonda la nostra stessa quotidianità di «moderni».
«Racconti sussurrati ma feroci, quelli evocati da James sono spettri freudiani» Stephen King.

Il romanzo d’esordio di Sophie Keetch, un retelling mitologico della storia di Morgana di Cornovaglia, la famigerata Fata Morgana, principale antagonista e sorellastra di Re Artù nelle leggende celtiche.
Usata come merce di scambio nei giochi di potere di corte, Morgana si ritrova esiliata in un mondo di subdoli intrighi e bugie, tra macchinazioni di feroci re e malvagi stregoni. Per conquistare l’indipendenza, Morgana dovrà mettere in campo arguzia e coraggio, e combattere contro chi vuole negare la sua intelligenza, domare il suo spirito e controllare il suo corpo.
«Fans of Arthurian legends retold will not want to miss this» Publishers Weekly.

Dodici inquietanti storie di fantasmi, dalle penne di maestri del gotico – fra gli altri, Stuart Turton, Kiran Millwood Hargrave, Laura Shepherd-Robinson e Susan Stokes-Chapman.
Inverno: la stagione delle notti più fredde, delle tenebre che avviluppano la Terra, della luce che muore. La stagione dei fantasmi: quando i crepuscoli si tingono di nero, infatti, è bello raccontare e raccontarsi gli incubi che abitano i recessi della nostra mente, immaginarli camminare di fianco a noi.
Dodici storie di ombre, possessioni demoniache e sogni ricorrenti; una incredibile collezione di fantasmi, spiriti, apparizioni e spettri da leggere con il fiato sospeso… e con la luce accesa.

Il libro del fumettista e illustratore britannico Malcolm Bird, un piccolo classico nel suo genere uscito per la prima volta nel 1984 e da allora fuori catalogo in Italia.
«Un manuale ricco di giochetti birbanti, scherzetti pazzoidi, pensieri stralunati, consigli perfidi e tutto ciò che serve per diventare cattivissime! Ma se alla fine vi farà ridere a squarciagola (e certamente lo farà) non fatevi udire dalle altre streghe!» Linda Lee-Potter, Daily Mail.
31 ottobre

Il secondo romanzo dello scrittore statunitense Brandon Taylor, autore di Real Life (2020).
Un affresco genuino e completo dell’America oggi, tra disuguaglianze e possibilità, tra privilegio e valore, tra individualità e unione.
«Taylor’s characters come to life as they face unbridgeable gaps and their frustrations mount […] With verve and wit, Taylor pulls off something like Sally Rooney for the Midwest» Publishers Weekly.

Il nuovo romanzo di Lorenzo Marone, autore di Le madri non dormono mai (2022).
Un amore che attraversa la guerra e rimane intatto nonostante gli orrori che lo mettono alla prova. L’epopea di un ragazzo che difende la propria vita facendo a pugni per tornare dalla donna che lo aspetta.
«In quella stanca e sventurata stagione che aveva già vendemmiato, nella quale le foglie a una a una cadevano dai tralci, Cono ripensò al bacio con Serenella quando erano accovacciati sotto le viti. Ma qualcosa dentro di lui gli impedì di lasciarsi spezzare, in testa gli si conficcò l’ordine di non dimenticare, di tenere bene a mente il pianto di Benedetta, gli occhi disperati di sua madre, le urla di suo padre, il volto sfatto di Serenella. Per tutti loro avrebbe resistito, e per lei un giorno sarebbe tornato».

Il nuovo libro di Laura Imai Messina, di cui Einaudi ha già pubblicato Tokyo tutto l’anno – Viaggio sentimentale nella grande metropoli (2020) e Le vite nascoste dei colori (2021). Illustrazioni di Barbara Baldi.
Di che colore è la vaghezza? E qual è la differenza tra il grigio sopra le nubi e il grigio lama smussata? Quanto è buio il nero cecità? L’indaco di montagna, il marrone vento d’inverno, il bianco cielo con luna: tutto in Giappone ha un suo colore, perché col colore si può dire ogni cosa.
Laura Imai Messina racconta il Giappone in un modo unico ed emozionante: attraverso i suoi colori. In un caleidoscopio di storie, leggende, tradizioni, Il Giappone a colori ha la forza gentile e dirompente dei viaggi che ci cambiano lo sguardo.

Il secondo romanzo della scrittrice statunitense di origini zambiane Namwali Serpell, fra i dieci migliori libri del 2022 per The New York Times (e tra i preferiti di Barack Obama).
«Non voglio dirti cos’è successo. Voglio dirti cosa ho provato». È con queste parole che Cassandra Williams comincia a raccontare la sua storia, e il lettore intuisce da subito che sarà lei, e solo lei, a condurre il gioco della narrazione.
«A novel that reclaims and refashions the genre of the elegy, charging it with as much eros as pathos» The New Yorker.
«Masterful: a blend of self-knowing, sincere and spry… Serpell’s sentences are unhurried, yet detailed, smart and brisk» Sunday Telegraph.

L’ultimo romanzo (2008) della scrittrice inglese Elizabeth Jane Howard (1923–2014), autrice della saga dei Cazalet.
Con la grazia, l’abilità e l’intelligenza che la contraddistinguono, Elizabeth Jane Howard ci regala un libro pieno di calore sull’amore e le conseguenze della sua assenza.
«Molto più di tanti altri romanzieri, E.J. Howard è interessata alla qualità della felicità» Penelope Fitzgerald.

Il romanzo dello scrittore svedese Jonas Jonasson, autore del bestseller Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (2009).
Unendo, come solo un grande autore sa fare, ironia, avventura, satira e politica, Jonas Jonasson ci regala una storia che fa ridere ed emozionare, in perfetto equilibrio tra realtà e finzione, intrighi internazionali e drammi personali, con tanta voglia di non prendersi troppo sul serio.

La prima edizione italiana delle “confessioni” di Umberto Eco (1932–2016). L’unico libro in cui racconta il suo processo creativo di narratore, nato in occasione delle Richard Ellmann Lectures, un prestigioso ciclo di conferenze tenuto per la Emory University ad Atlanta nel 2008.
Qui l’attenzione è portata sul rapporto tra Eco e la scrittura. Il lettore trova così il racconto di come Eco ha iniziato a scrivere, fin dai quaderni della scuola, con gli inizi di romanzi poi incompiuti; la descrizione di come ha costruito i suoi complessi universi narrativi; il suo sguardo consapevole sul rapporto fra invenzioni romanzesche e teoria narrativa; e poi le sue grandi ossessioni, come la passione per elenchi e liste.
Dopo oltre dieci anni dalla sua pubblicazione originaria, finalmente anche in Italia uno dei libri più personali di Eco – certamente il più autobiografico.

Il libro dello scrittore ed esploratore francese Gontran de Poncins (1900–1962), discendente del filosofo Michel de Montaigne. Un classico della letteratura di viaggio, pubblicato per la prima volta negli Stati uniti nel 1941.
Nel 1938 un visconte francese avventuroso e un po’ avventuriero, sempre alla ricerca di un senso da dare alla vita, decide di partire per l’estremo Nord, al di là del Canada, dove vivono le popolazioni più «primitive» (gli Inuit). Nel racconto di questa esperienza, Gontran de Poncins finirà per imparare molto da queste genti, che non si pongono affatto il problema di dare un senso alla vita, come scopriremo in pagine profonde, spiazzanti, educative nel senso più alto della parola. E nell’ora sofferta del ritorno, si renderà conto, inaspettatamente, di essere diventato uno di loro.

I racconti della scrittrice e giornalista statunitense Shirley Jackson (1916–1965), autrice di L’incubo di Hill House (1959) e Abbiamo sempre vissuto nel castello (1962).
Creaturine infide, pericolose, enigmatiche […] Un bambino che, viaggiando in treno, vede streghe ovunque, e non è detto che non abbia ragione. Una ragazza che, sotto gli occhi di un presunto adulto un po’ alticcio, sfoggia un sapere e una saggezza apocalittici, mentre nella stanza accanto gli invitati a una festa sproloquiano sul futuro del mondo. Uno scolaretto che ne combina di tutti i colori, forse invisibile ma non per questo assente.
Shirley Jackson suscita, a partire dal candore arcano dei ragazzi, sorrisi e brividi glaciali in egual misura. Senza rinunciare a condurci nel suo territorio d’elezione: quella zona d’ombra ai confini della follia dove le cose note perdono i loro connotati familiari e appaiono estranee e perturbanti.

Il nuovo libro di Erri De Luca, che riunisce parole e racconti apparsi nell’omonima rubrica settimanale del Corriere del Mezzogiorno, dove spiega il significato delle parole in napoletano e italiano. Illustrazioni di Andrea Serio.
Canzoni popolari, film, poesie, la smorfia, ricordi d’infanzia e di una vita, curiosità linguistiche e corse di ragazzi sul basolato lucido di pioggia: attraverso alcune parole del dialetto napoletano, scelte a sentimento, Erri De Luca racconta. E ogni voce è una storia da scoprire.
«A schiovere. È la maniera con cui mi vengono le storie, sbucate alla rinfusa da un guizzo di ricordo».

Il libro di Uwe Neumahr, agente letterario e scrittore tedesco, autore di biografie di personaggi storici del Rinascimento e della prima età moderna, tra cui Cesare Borgia (2008), Miguel de Cervantes (2015) e Benvenuto Cellini (2021).
Sulle tracce di romanzieri, inviati e futuri leader politici – da Erika Mann a Willy Brandt, da John Dos Passos ad Alfred Döblin, da Rebecca West a Martha Gellhorn ed Ernest Hemingway – Uwe Neumahr intesse voci e punti di vista, un affresco corale sull’orlo dell’abisso, su una umanità che affronta l’impensabile, l’indicibile.
Uwe Neumahr va oltre il palcoscenico della grande storia, per mostrare il microcosmo del dietro le quinte e ne fa il teatro di un’avvincente cronaca letteraria, una potente memoria collettiva dell’Europa e dei suoi demoni.

Scusatemi, non ho saputo resistere al Gerry nostalgico.
Un viaggio affascinante ed emozionante sul filo della memoria, alla ricerca di emozioni che appartengono a tutti noi e che sono ancora presenti, non solo nei nostri ricordi.
Con il garbo e l’ironia che lo contraddistinguono, il crononauta sentimentale Gerry Scotti ci fa salire sulla sua macchina del tempo e riporta alla luce oggetti e ricordi che fanno parte della vita di tutti noi e che, ancora oggi, sono in grado di regalarci un sorriso.
2 novembre

Seguendo una tradizione di famiglia che invita ogni anziano a riscrivere un testo antico da lasciare in eredità ai discendenti, ma rivolgendosi a noi europei, l’autore iraniano Kader Abdolah, rifugiato politico nei Paesi Bassi, racconta le sue Mille e una notte, una versione moderna di «quel libro maestoso che è sempre stato sulla mensola del camino» della casa paterna e che lo ha accompagnato per la vita.
Notte dopo notte, per avere salva la vita, la bella Shehrazade ammalia il sultano sanguinario con un fiume di racconti nei racconti che parlano di califfi e visir, principesse e schiave, mercanti, jinn, metamorfosi e magie, mettendo in scena il potere, il desiderio, l’amore e il gioco del destino. Un labirinto incantato di storie a cui Kader Abdolah aggiunge brevi note per raccontare ciò che sta dietro le quinte: le complesse origini dell’opera e della sua protagonista, le modifiche che ha subito attraverso i secoli e le culture, i personaggi storici che nasconde, il ruolo delle figure femminili in un mondo violentemente patriarcale.

Una nuova edizione del grande romanzo del giornalista ed esploratore danese Thorkild Hansen (1927–1989) sulla vita del marinaio Jens Munk (1579–1628) e sulle sue numerose spedizioni nel tentativo di navigare verso il Nord America.
Jens Munk non è un anarchico ribelle, non è un pirata, non è un Achab perso nella sua sfida infernale, è un uomo che lotta per veder riconosciuto il suo posto nella società, un sognatore che sa che il sogno è come il mare, copre i tre quarti del mondo ed è composto di una soluzione simile alle lacrime umane.
3 novembre

Il romanzo di Gail Parent, scrittrice e produttrice televisiva e cinematografica, pubblicato negli Stati Uniti nel 1972 e ora per la prima volta tradotto in italiano.
Pensato come una lunga lettera d’addio, questo romanzo – politicamente scorretto e squisitamente ironico – è un grido di protesta scanzonato contro i luoghi comuni che opprimono le donne e i malintesi di un futuro che sembra arrivare sempre con riluttanza. Un po’ Bridget Jones, un po’ Mrs. Maisel e un po’ Sex and the City: Sheila Levine assomiglia a tutte le ragazze qualunque del mondo ed è irresistibile.
«Passionate, poignant, heartbreakingly funny» The New York Times.

Il ritratto di Maria Callas negli scritti della giornalista milanese Camilla Cederna (1911–1997). Edizione a cura di Irene Soave. Tra poco più di un mese ricorrerà il centesimo anniversario dalla nascita della Divina (2 dicembre 1923 – 16 settembre 1977).
Il palco della Sovrintendenza (proscenio, prima fila a sinistra) addirittura bolliva d’entusiasmo. «Non si può andare più in là, stupefacente, più di così è impossibile», e tutti in piedi battevano le mani sporgendosi col busto fin quasi in palcoscenico, mentre, nell’immenso mantello di velluto rosso, i capelli rossi sparsi sul velluto, il vasto occhio egeo ancora più enfatizzato dalla matita nera, Maria Callas sorrideva commossa dopo il primo atto di Medea. Era il dicembre 1953.
Cominciò dunque quella sera a Milano il gran mito della Callas, e con uno di quei suoi balzi famosi in palcoscenico si affacciò con violenza alla cronaca questa straordinaria figura di donna carica di capricci, furori, cupidigie varie e improvvise dolcezze, che fu amata e odiata con pari intensità, paragonata volta a volta al diavolo, a un’ossessa, a una tigre, ma anche a una colomba, capace di cambiare d’aspetto come di pelliccia.
«Cederna ci restituisce l’aria di un secolo, quello trascorso dalla nascita di Maria Callas a oggi, che ha stravolto la definizione di celebrità e anche il mestiere di raccontarla» dalla prefazione di Irene Soave.

Il romanzo del 2020 della scrittrice catalana Gemma Ruiz Palà. Un inno al femminismo che unisce sarcasmo, denuncia antirazzista e rivendicazione sociale.
Wenling, originaria della Cina, è arrivata a Barcellona incinta di sei mesi in cerca di un avvenire migliore per i propri figli. Ora, a distanza di dieci anni, gestisce con il marito un centro estetico che è il cuore nevralgico del quartiere Gràcia, frequentato anche da una regista di documentari stravagante e curiosa. Appuntamento dopo appuntamento, manicure dopo manicure, fra le due donne cresce una profonda amicizia, alimentata dai mille problemi di una società che continua a ostacolare l’integrazione e a favorire il pregiudizio.

Il romanzo del 2011 della scrittrice francese Anne Serre, il primo tradotto in italiano.
Racconto, giorno per giorno, di una passione imprevedibile, questo diario di un amore folle è un romanzo avvincente, sensuale, stranamente morale – e indimenticabile. Il primo a essere tradotto in Italia di una delle maggiori scrittrici francesi contemporanee.
«En archéologue du désir, Anne Serre nous offre le fascinant récit d’un embrasement et renouvelle avec brio la grammaire du discours amoureux».

L’ultimo romanzo della scrittrice belga Adeline Dieudonné, autrice di La vita vera (2018).
In Resta con me l’eterno tema del tradimento prende la forma di una tragedia assoluta: è come se dall’angolo di una situazione estrema Adeline Dieudonné riuscisse ad abbracciare e comprendere la verità profonda di tutte le relazioni, quelle che vivono nel buio e quelle che splendono alla luce del sole. E a levare il suo inno all’amore che si moltiplica, anziché dividersi, che illumina, anziché spegnere, e che, al di là della morte, merita l’infinita gratitudine di chi rimane.