Buon lunedì!
Prima settimana di ottobre, eppure sembra ancora estate. Godiamoci questi ultimi giorni di caldo anomalo e diamo un’occhiata alle novità che ci aspettano in libreria.
Apre le danze il nuovo libro di Ernesto Ferrero dedicato a Italo Calvino – il centenario dalla nascita si avvicina, cadrà il prossimo 15 ottobre. A seguire, il tanto acclamato romanzo di Dizz Tate (The Observer l’ha definito «una reinterpretazione lynchiana di Le Vergini Suicide»), l’esordio di Tess Gunty (vincitore del National Book Award for fiction 2022) e il nuovo romanzo di Alice Urciuolo, candidata al Premio Strega 2021 con Adorazione. Alcuni celebri ritorni – Erri De Luca, Dacia Maraini, Margaret Atwood – e una riscoperta: il romanzo del 1992 di Aurora Venturini, che la casa editrice SUR aveva già riportato in libreria l’anno scorso con Le cugine.
Buona lettura!
LS
3 ottobre

Il nuovo libro di Ernesto Ferrero, tra “romanzo” biografico e saggio critico, dedicato a una delle figure più amate della nostra letteratura: Italo Calvino.
«In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, Ernesto Ferrero ci offre un ritratto dello scrittore dietro le quinte, nei tratti caratteriali meno noti, nei risvolti privati, lungo i vent’anni di vicinanza e lavoro comune in Einaudi».

Il romanzo d‘esordio di Greta Olivo: «trascinante, commovente, acceso a ogni pagina da una forza profonda e viva».
«Esordio e storia di crescita, diversità, contraddizioni. Greta Olivo narra la cecità di una ragazza: un manifesto della nuova generazione» Teresa Ciabatti, Corriere della Sera.

Il libro scritto a quattro mani dalla scrittrice ed esperta del riordino Marie Kondo – Il magico potere del riordino (2011) – e dallo scrittore giapponese Genki Kawamura – Se i gatti scomparissero dal mondo (2012), Non dimenticare i fiori (2019).
«Sette stanze da rimettere in ordine. Sette vite che si credevano troppo ingarbugliate da sciogliere. Sette storie su quel momento preciso, simile ma sempre diverso, in cui finalmente capiamo come essere felici».

L’ultimo romanzo di uno dei maestri della letteratura americana, Russell Banks (1940–2023), scomparso lo scorso gennaio.
«Una storia di lotte, desideri repressi e fanatismo tra le paludi della Florida di inizio Novecento».
«Questo libro non poteva arrivare in un momento più adatto. Quello che è andato storto nel passato può offrirci una chiave per il futuro? La terra della magia affronta il nostro bisogno di un paradiso; e anche i serpenti che incontreremo in tutti i giardini incantati» Margaret Atwood.

Il romanzo d’esordio di Tess Gunty – scrittrice statunitense, allieva di Jonathan Safran Foer alla NYU – vincitore di numerosi premi, tra cui il National Book Award for fiction 2022.
«Una storia d’amore raccontata senza sentimentalismi; una storia di crudeltà, raccontata senza gratuità. Tess Gunty è una scrittrice molto seducente» The Guardian.

Il romanzo d’esordio della scrittrice statunitense Dizz Tate.
«Quando una ragazza scompare, c’è chi glorifica e chi equivoca. Hazel, Britney, Leila, Isabel, Jody e Christian, un’unica mente come un alveare, si avvicinano pericolosamente al segreto più torbido che aleggia sulla loro cittadina. Ma tutto questo ha un prezzo».
«Una favola distorta e intrisa di realismo magico, Le vergini suicide reinterpretato alla maniera di Lynch» The Observer.
«Un’esplorazione del trauma adolescenziale e delle sue manifestazioni mistiche» The New York Times Book Review.

Il nuovo romanzo della crime novelist statunitense Laura Lippman.
«Laura Lippman si dimostra ancora una volta una maestra assoluta della trama e del ritmo, oltreché una profonda indagatrice dell’animo umano, coinvolgendoci in una storia che presto comincia a muoversi con la rapidità disarmante di una biglia su un piano inclinato, fino all’inaspettato colpo di scena finale».
«Laura Lippman è una delle migliori scrittrici odierne. Il suo nome è garanzia di un’esperienza di lettura magnifica» Chicago Tribune.
«Un finale diabolico e di immensa soddisfazione» Publishers Weekly.

Il nuovo romanzo di Carmine Abate, vincitore del Premio Campiello nel 2012 con La collina del vento.
«Il quadro di un’Italia pronta a cedere alle lusinghe del benessere, timorosamente fatalista, in balia delle emergenze politiche e sociali. […] Un paese felice è un’abbagliante storia d’amore e di rabbia, di destini individuali e destino collettivo, di ”violenza delle memorie” e, nonostante tutto, di speranza».

Il romanzo d’esordio della scrittrice tedesca Stefanie vor Schulte, premiato col Mara-Cassens-Preis nel 2021.
«Brutale e meravigliosa, questa favola gotica che affonda le sue radici in un folklore lontano ci dimostra che c’è speranza ovunque, anche nel cuore della notte».
«Un punto luminoso in tempi bui, splendidamente raccontato e straordinariamente toccante» Dagmar Kaindl, Buchkultur Wien.

I racconti della scrittrice e poetessa canadese Margaret Atwood.
«Quindici storie straordinarie in cui Margaret Atwood dispiega il suo talento di esploratrice intrepida e disinibita dei nostri tempi».
«These reflections on marriage, mortality and many-tentacled aliens show Atwood’s mastery of the short form» Guardian.

I racconti sull’acqua di Erri De Luca.
«In questi anni di profondi sconvolgimenti climatici, Erri De Luca ci consegna otto brevi, limpidi racconti che, partendo dal racconto biblico, invitano a riflettere sul valore, reale e simbolico, delle acque: perché la ricerca di sorgenti incontaminate che mettano fine alla nostra sete resta l’unica possibilità di sopravvivere nel deserto del contemporaneo».

Il romanzo d’esordio di Maria Larrea, scrittrice, sceneggiatrice e regista francese, nata a Bilbao.
Inventerò la mia storia, perché la gente di Bilbao nasce dove vuole, come dice il proverbio. Solleva pietre, taglia alberi, è più forte dei certificati di nascita.
«Libro vincitore del Prix du premier roman 2022. Maria Larrea ricostruisce il puzzle delle sue memorie famigliari e ci porta nel racconto della sua vita, più romanzesco di qualsiasi invenzione. Una storia di orfani, bugie e legami famigliari ingannevoli, di corrida, amore e ricerca di se stessi».

Il nuovo libro della giornalista, scrittrice e attivista politica brasiliana Eliane Brum.
«La lotta per la foresta è la lotta contro il patriarcato, contro il femminicidio, contro il razzismo, contro il binarismo di genere. E anche contro la centralità della persona umana. Questo libro, in più di un senso, porta con sé il desiderio di rendere l’Amazzonia una questione personale per chi lo legge».
«Un manifesto di trasformazione sociale, addirittura il progetto di una nuova cosmografia. Eliane Brum nella sua sfida coraggiosa ci offre un sentimento di comunità, di solidarietà, di intraprendenza» William Atkins, The New York Times Book Review.

Il nuovo libro di Dacia Maraini, in cui racconta la sua infanzia nel lager. «Il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria».
«In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti».

Il nuovo romanzo di Alice Urciuolo. Scrittrice e sceneggiatrice (Skam Italia), nel 2020 ha esordito col romanzo Adorazione, candidato al Premio Strega e prossimamente trasposto in una serie tv Netflix.
«Con una scrittura più matura e la sua consueta naturalezza nell’affrontare tematiche complesse, Alice Urciuolo entra con questo romanzo nelle pieghe delle relazioni amorose manipolatorie, raccontando l’ambiguità e le forme mutevoli della dipendenza emotiva».
4 ottobre

Il romanzo del 1992 della scrittrice argentina Aurora Venturini (1921–2015). La casa editrice SUR ha già tradotto e pubblicato un altro suo romanzo, Le cugine (2007).
«Come già nel romanzo Le cugine, in questo libro Aurora Venturini torna a indagare magistralmente le storture intime e sociali che governano le nostre vite, soprattutto il grande mistero che è ogni famiglia, mostrandoci come solo lei sa fare che può esserci luce e bellezza anche nell’infernale dolore di ogni legame».
«Aurora Venturini era affascinata dal black humour, dalla crudeltà, dalla mostruosità: lei stessa si considerava un essere anomalo e credeva in una letteratura deforme, ma anche ludica. Leggendo Le cugine è impossibile non scoppiare a ridere per le provocazioni e le uscite insolite della protagonista» Mariana Enriquez.

Il nuovo romanzo di Silvia Montemurro, ispirato alla storia del primo sciopero femminile di minorenni a Milano.
«La piccinina racconta l’eccezionale storia vera, e ormai quasi dimenticata, delle piccinine di Milano. Le sarte bambine che nel 1902 si allearono per scioperare e far valere i propri diritti contro un mondo di adulti che le voleva sfruttate e sottopagate».
«Le amicizie, le rivalità, i tradimenti, il primo amore, le violenze sulle donne e sulle minori s’innervano dentro una storia di formazione femminile. Lo scenario è una Milano sorprendente: povera, popolare, vitale, arrabbiata, in fermento».

Il libro che raccoglie estratti dai romanzi di Lia Levi, la giornalista e scrittrice di libri per adulti e ragazzi sopravvissuta all’Olocausto, che ha dedicato diverse pagine al ricordo delle retate nazifasciste nel ghetto di Roma.
«16 ottobre 1943. Migliaia di cittadini italiani ebrei vengono prelevati dalle loro case per essere deportati ad Auschwitz. Il sabato nero del ghetto di Roma visto dagli occhi di Lia Levi».
6 ottobre

Il terzo romanzo (2022) dello scrittore australiano Robbie Arnott, già autore di Flames (2018) e The Rain Heron (2020).
«In una piccola valle della Tasmania, il giovane Ned sogna di solcare su una barca tutta sua le acque del fiume Tamar, alla cui foce si crede dimori una balena impazzita».
«Un romanzo di formazione poetico, tenero e feroce, la storia di una vita semplice spesa alla ricerca incessante di un amore per cui affrontare ogni paura».

Tutti i racconti di Katherine Mansfield (1888–1923) raccolti in un unico volume nella collana gli Adelphi.
«Leggere, o rileggere dopo molti anni e molti libri, questi racconti, dà una sensazione di letizia dolorosa, la felicità severa di incontrare qualcuno che scriveva avendo in mente una sorta di perfezione, una scrittura elusiva ed impossibile, una letteratura esigente, rigorosa, spietata; e con quella idea della letteratura scriveva pagine di una lievità, una illusionistica inconsistenza, tra essere, alludere, cessare di essere» Giorgio Manganelli.

L’ultimo romanzo della scrittrice rumena Ioana Pârvulescu, di cui la casa editrice Voland ha già pubblicato La vita comincia venerdì (2009).
«Un romanzo sull’innocenza dell’infanzia e sulle sue trasformazioni che parla di passato e di famiglia, di oggetti, ricordi e testimonianze dove l’ingenuità comica e il candore della Ana bambina superano e sconfiggono la sottile malinconia della donna ormai adulta».

I racconti, mai tradotti prima in italiano, di Frank B. Linderman (1869–1938), che fu scrittore, politico, alleato della comunità dei nativi americani ed etnografo.
«Condivisi dagli anziani delle tribù native Cree, Blackfoot e Ojibwa con l’autore, questi racconti sono la testimonianza di un passato scomparso. La memoria dei nativi americani, le loro storie e le visioni dello spirito che ha creato il mondo».

La raccolta di racconti (2006) dello scrittore e ambientalista statunitense Rick Bass, di cui Mattioli, l’anno scorso, ha già pubblicato la prima parte: Cane da petrolio.
«Descrivendo i sontuosi paesaggi dell’America, Bass esplora la forza della natura e la complessità della società moderna, l’interiorità umana e la frenesia del mondo. In questi tredici racconti torna prepotente il misticismo di questo autore, l’attenzione per le vite dei suoi personaggi, così profondamente umani. Coinvolti da una prosa viva e delicata, condividiamo con i protagonisti di queste storie speranze e illusioni, le luci e le ombre del sogno americano, tratteggiate con incredibile lucidità».
«Bass è senza ombra di dubbio un maestro della narrativa breve, in grado, in poche pagine, di ricreare un mondo naturale di proporzioni mitiche» New York Times Book Review.

Il memoir di Eduardo Cicelyn, gallerista ed ex direttore del Madre, il Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli. Con le illustrazioni inedite di Francesco Clemente.
«Da un curioso evento accaduto a Napoli durante il lockdown prende le mosse un memoir denso di considerazioni che spaziano dal destino di una generazione al rapporto tra arte e potere, dalla libertà di vivere e creare fino alla politica divenuta strumento di controllo della vita».

Il nuovo romanzo di Daniele Manca, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, e Gabriella Colla, già autori di Un cadavere in redazione (2020).
«Dalle stanze del Giorno e dai corridoi Rai di Corso Sempione, tra i ristoranti di Via Veneto e i bar degli intellettuali a Roma, dal Corso Garibaldi della mala alle case di ringhiera di Milano, tra omicidi e rapimenti, la coppia protagonista di questo noir ironico e appassionante si ritrova sulle tracce di assassini e misteri di quell’Italia che non ha mai voluto fare i conti con se stessa fino in fondo».